Arrivo Nelma e Luziene da Manaus

19.07.2023

Ciao amici e amiche,

Il 27 luglio arrivano direttamente da Manuas  Luziene e Nelma!!! Passeranno con noi il periodo estivo, loro sono super entusiaste di poter conoscere di persona tutto il Gruppone  e i lavori grazie ai quali li aiutiamo nei loro progetti e non vedo l’ora di vedervi ai campi!!
Vi aspettiamo Giovedi 27 alle 20.00 a Villa d’Asolo per festeggiare il loro arrivo ( casa di Sandro e Serena Via Calderon, 1, 31011 Villa D’asolo TV 
Ma per prepararci a questo arrivo …vi ricordate che quest’anno il Movimento Comunitario Vida e Esperanza festeggia i 25 anni di cammino? Un cammino lungo con momenti difficili altri più sereni, un cammino in cui si sono incontrate e incrociate molte vite?
Bene, vi ricordate anche che a maggio ci siamo incontrati al Centro Bordignon per ascoltare le parole di chi ha fatto parte di questo cammino? Grazie alla partecipazione di alcuni volontari che hanno trascorso alcuni pezzi di vita in terra manauara abbiamo ripercorso insieme gli albori del del progetto, il senso di andare ad incontrare l’Altro in terra lontana e ci siamo detti che Il Gruppone senza la missione perderebbe gran parte del suo significato?
Ecco, ora che abbiamo ricordato tutto… condividiamo con voi la lettere riassuntiva che è emersa dalle condivisioni di tutti, e che come Gruppo Manaus abbiamo mandato (grazie ai postini Sandro, Serena e Cristina) all’MCVE in occasione della settimana ufficiale dei festeggiamenti.
Lettera per i 25 anni dell’MCVE E’ una gioia enorme essere con voi e festeggiare questa tappa di vita del Movimento Comunitario Vida e Esperanca. Il nostro cammino si è intrecciato presto e continua sulle orme dello scambio, della condivisione e nella speranza di realizzare un futuro di giustizia e pace. Quando i primi giovani del Gruppone hanno iniziato imbarcarsi per raggiungere Manaus era la fine degli anni novanta.Nel percorso che ci porta ad oggi sono cambiate molte cose, alcune, invece, sono rimaste le stesse: il caldo abbraccio del clima amazonense, la musica per le strade, odori diversi e colori vivissimi… e le tantissime persone, soprattutto bambini, che salgono e scendono le strade polverose della città di Manaus: sempre diversa, sempre più grande, ai nostri occhi sempre più complessa e ricca di contraddizioni. Quello che non è cambiato è la straordinaria accoglienza che uno ad uno tutti noi abbiamo sperimentato nell’incontro con le comunità dell’area missionaria di santa Helena e le comunità vicine, abbiamo vissuto sulla nostra pelle l’affetto travolgente delle persone e una solidarietà ospitale, perché Manaus “há coração de mãe, cabe sempre mais um”.In questi 25 anni avete accolto nelle vostre case e nelle vostre comunità decine di giovani italiani, desiderosi di condividere un pezzetto della propria vita. Avete fatto spazio per qualche anno ad alcune famiglie con i loro bambini.Chi di noi è partito aveva nel cuore il desiderio di conoscere una realtà diversa, toccare con mano le difficoltà e comprendere le disuguaglianze, rimboccarsi le maniche per aiutare. Quello che abbiamo portato a casa è stato molto di più: Portiamo nel nostro cuore la fierezza di un popolo che rivendica le proprie origini indigene e le racconta ai propri bambini, la dignità di un popolo che protegge l’ambiente in cui vive dallo sfruttamento e dall’inquinamento.Abbiamo imparato a riconoscere il “Jeitinho Brasileiro” di quando ci si rialza dopo le avversità in modo creativo e senza perdere la speranza.Abbiamo compreso che la solidarietà è un atto politico, e come tale ha bisogno di persone capaci di indignarsi, schierarsi e lottare, fare eco alla voce degli esclusi.Portiamo nel nostro cuore la forza e il coraggio delle donne, calpestate e ferite ma ancora in piedi e unite nella lotta.  Abbiamo imparato il femminismo grazie al vostro esempio.Portiamo nel cuore la dignità di molte madri e qualche padre che vogliono rompere il circuito di violenza nel quale sono cresciuti educando i propri figli con amore e dialogo.Abbiamo compreso nelle scuoline e nel centro di formazione Awarè che l’educazione dei bambini  e dei ragazzi è un atto trasformativo potentissimo, che la vita cambia davvero se si riconosce ai più piccoli il loro valore, se li si accompagna con amore.Abbiamo sentito la forza della fede delle persone, così radicata nel quotidiano, intrecciata alla fatica e alla gioia di Sentire Dio nelle cose più semplici.Abbiamo visto con i nostri occhi tante persone lavorare per gli altri e con gli altri portando nel cuore il Vangelo, con la ferma consapevolezza che il Regno di Dio si costruisce sulla terra. E’ solo grazie a questa relazione e questa vicinanza che abbiamo potuto posare lo sguardo sulle difficoltà di un popolo oppresso e reso fragile da dinamiche ingiuste di potere e di mercato.Se la povertà e l’ingiustizia, situazioni di emarginazione, abusi e diritti negati ci hanno colpito come uno schiaffo, quello che ha davvero cambiato il modo di guardare le cose è prendere consapevolezza della responsabilità che abbiamo. Abbiamo compreso la necessità di “decolonizzare” il nostro sguardo, sospendere il giudizio per riuscire a comprendere e leggere la luce che c’è anche nelle situazioni di grande sofferenza. Abbiamo preso coscienza del nostro privilegio e del ruolo dell’occidente nella storia di popoli come quello brasiliano; ne abbiamo sentito il peso e abbiamo tentato di trasformare il nostro stile di vita per essere coerenti con i valori che abbiamo vissuto insieme a voi. L’incontro con voi ha cambiato la vita delle tante persone che avete incontrato, di questo vi saremo grati per sempre. Ma ancora di più vi siamo grati per la profonda amicizia che ci lega, per il legame che dura nonostante le distanze e le differenze culturali e linguistiche.Essere qui con voi oggi, sentirci parte di questo movimento, ci riempie il cuore di gratitudine per la vita e di speranza nel futuro. Camminiamo insieme ancora, e ancora Il GrupponeVi aspettiamo giovedi: Atè logo, beijos

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