Cambiamenti in MCVE

18.09.2023

Ciao amici,Vogliamo comunicarvi che in questo periodo è in atto un grande cambiamento istituzionale all’interno dell’MCVE: da circa un mese infatti, Nazarè ha chiesto di lasciare il coordinamento del movimento, che portava avanti da 10 anni insieme a Janiel (molti di voi l’hanno conosciuto ai campi estivi dello scorso anno). Da un po’ aveva il desiderio di alleggerire le sue responsabilità e il suo carico di lavoro all’interno del Movimento (che, sommati al lavoro di insegnamento presso l’università e le incombenze familiari, erano diventati molto pesanti) e la possibilità ora di iscriversi e partecipare al dottorato di psicologia (che quest’anno, in maniera straordinaria, viene offerto proprio qui a Manaus!) ha accelerato un processo che già da tempo era in atto.Attualmente Janiel rimane in carica come unico coordinatore, ma nessuno sa per quanto tempo ancora questo assetto organizzativo rimarrà tale, nè come evolverà. Nei prossimi mesi questa questione sarà oggetto di valutazione da parte tanto dello stesso Janiel, quanto del consiglio direttivo dell’MCVE e del suo attuale presidente padre Pedro, quanto anche del parere e delle dinamiche che si stanno sviluppando dentro le equipe di lavoro.Come potete immaginare è un momento delicato in cui sicuramente gli equilibri relazionali e lavorativi vengono e verranno messi a dura prova.In questa mail non vogliamo dilungarci troppo con le nostre considerazioni: volevamo brevemente farvi parte di quello che sta accadendo e trasmettervi la mail che Nazarè ha voluto scrivere specificamente per il Gruppone, per raccontarvi un po’ la storia di questa decisione, che è stata maturata nel tempo con molte riflessioni.Vi chiediamo la pazienza di leggerla e di cogliere tutto l’amore e la gratitudine che Nazaré ha sempre sentito verso l’mcve e il Gruppone e la grande volontà di farvi partecipi del grande cambiamento che sta avvenendo, nonostante ci rendiamo conto sia un po’ difficile coglierne la portata da lontano…A breve vi faremo avere anche nostre notizie, intanto vi mandiamo un grande abbraccio!Marghe, Gian, Lia e…Scritta da: Nazaré CastroPer: Gruppone MissionárioCari compagni del Gruppone Missionario, amici e amiche,l’MCVE è un’istituzione che riflette il sogno comune di trasformazione sociale verso un mondo più giusto e umano, principalmente per coloro che, storicamente, vivono ai margini dell’esistenza, come i poveri, gli invisibili abbandonati e marginalizzati. Durante il mio percorso in questa istituzione ho visto e vedo la concretizzazione della missione istituzionale a partire da semplici azioni, ma con potere salvifico, profetico e missionario, che sono un collegamento importante e che giustifica il grande lavoro e il fare di ognuno di voi.Esistono fasci di luce che illuminano il mondo e, davanti alle prospettive negative mondiali per il futuro dell’umanità, voi siete “acqua che sgorga vita”; è un conforto pensare in questa forza che ha raggiunto molte vite e che molte volte ha saziato la nostra sete. Poiché non siamo fatti solo di materia, ma anche di energia, senza dubbio voi riflettete la grande luce/Dio. Irradiate bellezza, sogni e amore gratuito e genuino.La spiritualità ha insegnato a guardare le cose come sono e accrescerle a partire dalla dimensione della fede. Questo attribuisce senso e significato a quello che si fa, si vede, si produce e ci porta a discernimenti necessari e importanti. Per imparare questo può volerci una vita intera e alcune persone possono non averlo ancora imparato, perché normalmente tendiamo a sperimentare le cose per le mere vie esperienziali, guidati dai nostri intuiti ed emozioni arcaiche, perciò ci perdiamo. La spiritualità del fare, che credo essere dimensione importante in questi lavori, deve condurci a una coscienza che cerchi l’altro nella sua verità, che voglia incontrarlo e, anche davanti a forti emozioni, che calmi il cuore perché non si perda il senso delle cose davanti al potere del giudizio e della comprensione per convenienza. Tuttavia, nonostante esista il fare della fede, chi lo fa sono esseri umani! Con grande forza di trasformazione e salvezza, ma anche fallibili, fragili e incompleti. A tutto questo aggiungiamo l’idea che Gesù, e solamente Lui, è venuto in questo mondo come salvatore e Dio, irreprensibile e perfetto!Confesso che sto facendo queste considerazioni per me stessa, per acquietare il mio cuore, le emozioni non ancora condivise e guardare alle cose come sono, ma accrescendole a partire dalla fede. Riflettere su questo ha cambiato, cambia e cambierà il mio mondo!Vi scrivo per despedirmi dalla missione di condurre l’MCVE nel fare quotidiano della gestione istituzionale. Già da alcuni anni accumulo fatiche e stanchezze, causate dal ritmo della mia vita e dalle relazioni umane, con livelli considerevoli di logoramento. Ho fatto un percorso fino a qua e, nel riflettere sulla mia traiettoria, provo molta serenità nella certezza che riesco a ripensare all’inizio di questo cammino e al suo completamento e, almeno per me, è motivo di grandi gioie e conquiste. So che l’MCVE è forte, pronto per chi vorrà coordinare. A livello di regolarità fiscale, del lavoro e anche in altri piani mantiene gli standard delle migliori istituzioni di Manaus,Nel 2019, quando padre Humberto era presidente, avevo già condiviso il desiderio di lasciare il coordinamento e da allora avremmo fatto un processo, sfortunatamente sono successe molte cose, alcune tra queste parecchio difficili come la pandemia e la compromissione della salute di pe. Humberto, pertanto la mia richiesta è stata rimandata. In seguito c’è stata l’elezione del nuovo consiglio direttivo e del nuovo presidente, pe. Pedro, che doveva avere un tempo per inserirsi e adattarsi al nuovo incarico.Ho assunto l’attesa con responsabilità e impegno, ma confesso che per me è stato arduo! Ma era una situazione di cui gli altri corresponsabili erano coscienti e consapevoli, tanto quanto quelli che dovevano saperlo.Alla fine del 2022 ho nuovamente sollecitato la mia uscita dal coordinamento e, riassumendo, eravamo d’accordo di aspettare la fine del 2023. Tuttavia, i nostri progetti non sono quelli di Dio e, onestamente, chi siamo noi per dettare cosa c’è nel cuore delle persone e nella loro intimità con il loro sacro?!La mia motivazione viene dai sogni che ho progettato per me stessa, dalle mie preghiere e dall’intimità con il Signore. Dai semi che sono stati lasciati e fecondati dentro di me e mi chiamano a prendermi cura di loro. Da qualche tempo insegno alcune sere a settimana in un’università e le mie serate sono dedicate alle lezioni e ad altri lavori, anche nei fine settimana. Con il mio attuale menage accademico e professionale, ho dovuto fare delle scelte.Questo viaggio nell’MCVE è durato 10 anni e innumerevoli volte mi sono sentita allo stremo delle preoccupazioni, delle tensioni e delle paure, che sono diventate più forti per la mancanza di un riferimento, di persone che ci ispirano, che offrono sicurezza e orientamento per percorsi di leggerezza, purtroppo siamo deboli e bisognosi di una presenza libera, genuinamente capace di essere pace e speranza. Quindi abbiamo continuato a provare a fare le cose per bene, ma è come fare i giocolieri.Le parole non sono sufficienti né capaci di descrivere quanto io abbia imparato in questo percorso, sono grata dell’opportunità di aver partecipato a questa incredibile storia di speranza, amore e amicizia. Sto attualmente continuando nell’MCVE con altri lavori e mansioni non so fino a quando, ma lascio spazio affinchè altri possano sperimentare questo servizio tanto importante e degno di ammirazione.A chiunque mi subentrerà auguro che abbia appoggio, qualcuno con cui dialogare francamente, che le persone tendano la mano altrettanto senza pretese e che sappiano che non c’è nessuno più capace di parlare dell’Istituzione degli stessi coordinatori, quindi li ascoltino!Padre Ricardo è un essere umano importante per la mia vita e quella della mia famiglia e che, di fronte alle grandi sfide, è stato un rifugio sicuro. Un vero amico, ascoltatore e sinceramente accogliente. Pur conoscendo le nostre debolezze, ha mantenuto la promessa fatta alla nostra gente, legata a lui attraverso il vero amore. Grazie Padre! per l’ascolto e le parole di conforto.Ricordo padre Rubson, che durante la sua permanenza alla Presidenza ha preso dimora presso l’MCVE e ha protetto l’istituzione nelle situazioni difficili e che è stato un pastore, guidandoci magistralmente verso relazioni più rispettose e fraterne.Padre Humberto è stata una presenza temporanea, ma ha lasciato un’eredità di saggezza giovanile e di amore per la chiesa e i poveri, infatti si è immerso in modo tale da ispirarci profondamente, da lì è sorto il Progetto Esperançar.Oggi siamo onorati della presenza della Famiglia di Margherita, Gianluca, Lia e il piccolino con noi. Trasmettono amicizia, fiducia e sono segni di amore e luce tra di noi. Persone incredibili, con una presenza preziosa e che ci insegnano l’arte dell’accoglienza, della semplicità, della speranza e che il mondo può essere migliore attraverso scelte semplici, ma dall’alta virtù trascendente. La loro presenza è una grande fonte di entusiasmo!A tutti voi del Gruppone Missionário il mio sincero ed eterno ringraziamento. Auguro forza e gioia nel viaggio di ciascuno di voi. Ringrazio per le innumerevoli condivisioni con Giulia e Gaia, che almeno con me sono state sempre attente e buone amiche, vi abbraccio con tanto affetto e amore.

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