Salinas 19 febbraio 2023
Un grandissimo abbraccio a tutti!
Anche questo mese è volato, sono così tante le cose successe che si fatica a selezionarne qualcuna da raccontare.
Per prima vi diciamo che il circo delle elezioni è andato in vacanza, vacanza che durerà un paio d’anni sino a quando rientreranno tutti in pista per le elezioni presidenziali.
Alcuni segnali queste elezioni, anche se solamente elezioni amministrative, li hanno forniti. Vi è un ritorno all’amministrazione di candidati legati al movimento “Revolución Ciudadana” il movimento legato all’ex presidente Correa… Gli otto referendum promossi dal presidente attuale Guilliermo Lasso, che sostanzialmente chiedevano più poteri per il presidente, sono stati tutti bocciati. Altro segnale che queste elezioni fornisce è che i vari movimenti indigeni o si uniscono o sono perdenti… “unirsi” “coalizzarsi” sono termini che non compaiono nel vocabolario “quichua” (l’antica lingua di questi popoli). Che poi è difficile, almeno per noi, comprendere quali siano le differenze tra i vari gruppi… appartenere ad etnie differenti è già sufficiente per percorrere cammini differenti…
Il giorno che troveranno il modo di unirsi nel percorrere un cammino comune, saranno una forza politica e sociale con cui tutti dovranno confrontarsi, e non sarà un confronto solo politico, ma sarà un confronto che per forza di cose dovrà essere a tutto tondo, dagli aspetti storici, a quelli economici, ma soprattutto nell’ambito della salvaguardia ambientale, ambito in cui tutte le organizzazioni indigene hanno posizione molto chiare, molto nette, ma non è questione di moda, come a volte sembra sia nel nostro mondo occidentale, questo perché arriva dalle loro radici, dal legame viscerale che hanno con la madre terra, la Pachamama.
A Salinas, il nuovo presidente del “Gad Parroquial” per i prossimi quattro anni sarà Daniel Poaquiza, qualcuno sicuramente se lo ricorderà, è stato in Italia nell’agosto del 2016, ragazzo di poche parole, ma dagli occhi attenti e curiosi per apprendere tutto il buono possibile da portarsi a casa e tentare nuove strade per migliorare le condizioni della sua comunità e delle altre della Parroquia di Salinas.
Apparteneva, non come presidente, anche al gruppo che amministrava il Gad nella scorsa legislazione, acquisendo così una esperienza amministrativa. Cosa strana è che entrano a far parte del gruppo che amministrerà il Gad per l’intera legislazione anche quelli che hanno avuto il maggior numero di voti, al di lá della lista di appartenenza, quindi il prossimo gruppo che amministrerà il Gad sarà composto da Daniel che ha avuto il maggior numero di voti, poi ci sarà la sue vice della stessa lista che ha avuto il secondo numero di preferenze e poi gli altri tre candidati presidenti delle altre tre liste. Sino al giorno prima se le cantavano e se suonavano di santa ragione, dal giorno dopo devono amministrare assieme una Parroquia con le sue trentatré comunità… per i nostri criteri cosa abbastanza strana, qui fa parte del loro sistema di governo… pare funzioni…
Staremo a vedere, a noi qualche dubbio resta, i quattro candidati avevano posizioni non del tutto omogenee, e due in particolare qualche dubbio anche come persone lo davano… ma oramai ci stiamo abituando a non meravigliarci più di nulla… confidiamo che anche questa possa essere una buona legislazione per Salinas…
Terminato il circo delle elezioni, si comincia con il carnevale, e anche qui non si scherza…
A Guaranda si svolge uno dei carnevali più importanti e conosciuti dell’Ecuador, Salinas che non vuole essere da meno, ha programmato una decina di giorni di festeggiamenti, con Taita Carnaval e Mama Carnaval (Papà e Mamma Carnevale) impegnati a organizzare la festa principale e a presenziare a tutti i vari eventi che ogni organizzazione prepara, e questo quasi in ogni comunità, saranno una decina di giorni di festeggiamenti, e una decina di giorni di vacanze per i ragazzi delle scuole.
Il fronte progetti vive un periodo di stanca, la gente è ovviamente più coinvolta dai festeggiamenti che dalle problematiche quotidiane… terminato questo periodo bisognerà riprendere un po’ le fila e rimettersi in marcia…
Durante questo mese abbiamo avuto anche l’incontro con i genitori dei ragazzi dell’Hogar, come vi abbiamo già raccontato quest’anno per motivi economici accogliamo in casa solamente 5 ragazzi, la presenza dei genitori è stata massiccia, avevamo ben un papà alla riunione… non vogliamo fare facile ironia…è solo farvi partecipi della realtà a volte piuttosto dura che si vive in parecchie famiglie…
“Famiglia ?” dal dizionario Treccani “è l’istituzione fondamentale delle diverse società umane, ossia la struttura sociale più semplice, che è alla base del processo evolutivo di tutte le civiltà storiche. La compongono individui legati da matrimonio, parentela (di consanguineità o affinità) o rapporti di dipendenza (f. domestica), che, assicurando continuità biologica e culturale alla comunità di appartenenza, diventano partecipi della funzione principale di questa istituzione”… non male come definizione, già in Italia una definizione così scricchiola… da ‘ste parti oramai non si sentono più gli scricchiolii… dei ragazzi che abbiamo in casa uno vive con la mamma “soltera” (singola) assieme ad altri fratelli, fratelli solo da parte di madre… un altro vive con un “padrastro” (padrino), ha 16 anni e non aveva mai conosciuto il padre, non aveva perché lo scorso fine settimana per la prima volta lo ha incontrato… com’è andata gli abbiamo chiesto… bene! La risposta… niente di più… evitiamo di raccontarvi degli altri, saremmo sulla falsa riga se non peggio…
Non è che all’Hogar abbiamo raccolto una massa di sfigati… no purtroppo queste sono storie molto ma molto normali… questi ragazzi avrebbero bisogno di essere accompagnati sotto molti punti di vista, ma non ci sono le forze… qualcuno intuisce che essere qui potrebbe essere un’opportunità, altri non hanno scelto di essere qui, per loro è quasi una reclusione, e agiscono di conseguenza… chi ha mezza voglia di fare in questo bailamme perde la bussola, e siccome è molto meno faticoso adagiarsi e seguire la corrente… le conseguenze le intuite da soli… se poi vogliamo pure metterci il carico da undici, quello che riguarda la scuola, allora siamo alla disperazione… Fortunatamente da un paio d’anni abbiamo una “Rettora” del collegio molto brava, che vuole bene ai ragazzi, e ha sempre un occhio di riguardo per i nostri dell’Hogar… sta cercando in tutti i modi di migliorare la qualità dell’istruzione… ma purtroppo partiamo da una base infima… i programmi scolastici sono veramente basilari… i nostri ragazzi sono tutti ragazzi delle superiori, se guardiamo i compiti che hanno per casa, le verifiche che fanno, i libri di testo… ci vengono le lacrime…
Questo alle superiori, l’università segue a ruota, ovviamente se hai una scuola superiore cosí ridotta non è che all’università puoi fare faville… continui con la medesima lunghezza d’onda…
In questi ultimi anni gli investimenti nell’ambito educativo sono stati tagliati alle radici, si sta cercando di smantellare un po’ alla volta quel poco che si era fatto…
Ma tranquilli c’è sempre la scuola privata, senza fare polemica, per la maggior parte legata ad Istituti Religiosi, che migliora un po’ il livello qualitativo… quindi anche qui in Ecuador puoi avere un’istruzione adeguata… se hai soldi… non che lo Stato non si possa permettere un’istruzione adeguata… ma come si sussurra anche da queste parti: ”Para salir de la pobreza hay que salir de la ignorancia” (Per uscire dalla povertà bisogna uscire dall’ignoranza) il messaggio è molto chiaro… ognuno tragga le sue conclusioni…
Ultima cosa che vi vogliamo condividere è la visita dei rappresentanti della “Fondazione Tovini”, la fondazione di Brescia che invia cooperatori per l’anno di volontariato internazionale. Da anni collaborano con Salinas inviando un paio di cooperatori all’anno che solitamente si affiancano ai progetti sociali della Fondazione Famiglia Salesiana. Non sono certo venuti a visitare noi… ma nei giorni che si sono fermati c’è stata anche l’opportunità di confrontarci; ci hanno raccontato le difficoltà che si trovano ad affrontare nella gestione dei cooperanti, anche per la burocrazia che lo stato mette in piedi, il poco tempo a disposizione per formare i ragazzi, e un po’ tutte le motivazioni che loro mettono in questo tipo di esperienza.
Questo ci ha permesso di comprendere alcune difficoltà che sono costretti ad affrontare, non ci ha tolto comunque molte delle perplessità che in questi anni ci erano sorte al riguardo di questo tipo di esperienza… le difficoltà, gli impedimenti o si accettano supinamente, e questo è un modo di affrontarli, o si cerca il modo per eliminarli, per cambiare le cose… e poi comunque come sempre alla fine sono le persone che fanno la differenza… saranno i cooperanti che arrivano che, a seconda di quanto si sentiranno compromessi con questa realtà, faranno la differenza.
Emanuele
Di cose ve ne abbiamo già raccontate parecchie… sin troppe…
Voglio solo condividere un’ultima cosa con voi… è stato ulteriormente un mese importante, almeno per me, per tutto il lavoro fatto con la comunità di La Libertà… come sapete c’è in programma la riapertura della Quesera, chiusa da tre anni, dal tempo del Covid… ci sono lavori da fare, attrezzature da comprare, contrasti all’interno nella comunità… è stato un mese di accompagnamento… camminando al loro fianco…
Alcune cose non erano abituati a farle, non le avevano mai fatte… analizzare le necessità, dargli una priorità, farsi fare dei preventivi, analizzarli, chiedere delucidazioni, chiedere varianti, contrattare per avere prezzi migliori… è stato bello fare tutte queste cose assieme a loro… vedere in loro crescere la consapevolezza che sono in grado di fare un buon lavoro… che con dedizione e passione si può apprendere e poi fare le cose in modo differente e molto probabilmente migliore…
Ho sempre cercato questo tipo di approccio con le comunità, per svariati motivi non ci si è mai riusciti, questa volta con la Comunità di La Libertà e in particolare con Oscar e suo fratello si è creata questa complicità e fiducia che ci ha permesso di lavorare bene… speriamo i risultati finali siano altrettanto buoni…
Anna
Il lavoro di Emanuele a La Libertad è anche frutto dello scambio Ecuador-Italia, infatti Oscar aveva fatto l’esperienza del mese in Italia nel 2018 e lí si sono conosciuti. Nello stesso anno venne in Italia Azucena, inviata dalle suore dell’Istituto “Laura Vicuña” di Amaguña, e lí ci conoscemmo e nacque la nostra amicizia, adesso piú profonda perché con piú possibilitá di incontrarci. Infatti venerdí scorso è arrivata qui a Salinas con 85 bambini della sua escuela e alcuni maestri. Per me è stata una bella esperienza, una soddisfazione!
Questo per dire l’importanza dell’opportunitá che dá il Gruppone nell’interscambio, e di come i risultati poi si vedano! Magari non subito, magari dopo tanti anni, ma si vedono…. È quel seme che si pianta, che rimane fermo per un po’ di tempo e poi fiorisce, all’improvviso, quasi inaspettato. Quindi consiglio, soprattutto ai giovani, di sfruttare al massimo il tempo in cui saranno presenti persone del Sud America in Italia…. Ne vale proprio la pena!
Un abbraccio a tutti
Hasta pronto.
Emanuele y Anna
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