Salinas 23 Gennaio 2023
Un grandissimo abbraccio a tutti!
Sabato abbiamo accompagnato Doriano ad Amaguaña, questa sera avrà il volo per rientrare in Italia… da quando siamo rientrati ad Agosto bene o male abbiamo sempre avuto amici Italiani in casa, tranne un breve periodo tra ottobre e novembre… è stata una bella parentesi… faticosa a volte…ma molto importante… avere persone in casa per quanto poco ti scombina gli equilibri che dopo un po’ anche in una realtà totalmente differente da dove hai sempre vissuto cerchi di crearti, confort zone che ti crei per recuperare energie fisiche e mentali che esperienze così ti bruciano quotidianamente. Nel frattempo i lavori e i progetti andavano avanti comunque… è stato bello ma soprattutto molto importante condividere queste cose con gli amici… condividere il lavoro quotidiano, le preoccupazioni per i progetti per le comunità per le persone… raccontare è una cosa… viverle, seppur per poco tempo, gomito a gomito è tutt’altra esperienza.
Fare il giro di alcune comunità, di alcuni progetti che come Gruppone negli anni abbiamo finanziato con Urbano e Isabella, con Sara, con Damiano e con Doriano è stato importante… o almeno lo è stato per noi… per noi l’occasione di fare un giro nelle comunità, e per loro di conoscere un po’ la realtà in cui noi quotidianamente ci muoviamo… per Sara, per Damiano e per Doriano sono realtà che hanno già vissuto, per Urbano e Isabella era la loro prima volta: ascoltare le loro impressioni, i loro sentimenti, è stato importante, come sempre capita dopo un po’ che uno vive in un luogo si crea le sue certezze, avere confronti ti aiuta a resettare e a rimettere in discussione tutte le certezze che ti sei costruito…
Condividere con loro i vari progetti in cui siamo coinvolti, accompagnarli nelle varie realtà Salinere, aiutarli a vedere oltre la facciata delle cose e a comprendere in parte le dinamiche con cui si muove Salinas e le sue comunità, è stato molto interessante. Eravamo noi i traduttori di queste dinamiche, sicuramente nella traduzione abbiamo messo del nostro, speriamo di essere stati il più imparziali possibili, almeno ci abbiamo provato…
Abbiamo partecipato tutti assieme alla riunione di Pachancho per la nuova Quesera, dove come Gruppone ci siamo compromessi nell’aiutarli, (la potenziale comunità dove si farà l’esperienza del mese quest’anno), abbiamo così potuto vivere assieme le dinamiche che si generano in un incontro di questo tipo, dinamiche che con il tempo stiamo apprendendo, i vari rituali che queste riunioni prevedono, i vari tempi, quando parlare e quando stare zitti, riunione che da noi probabilmente si chiuderebbe in un’ oretta con la possibilità di prendere anche qualche decisione, mentre qui ci investi una mezza giornata e alla fine si è deciso poco o nulla…
Il tour nelle varie comunità ci ha permesso di vedere le differenti realtà. Dove c’è una comunità viva, o meglio dove ci sono leader che si fanno carico della comunità e trascinano, le cose vanno bene, o sicuramente meglio che nelle comunità dove non vi sono persone che si compromettono… come sempre e come in tutto il mondo la differenza la fanno sempre le persone… anche la migliore organizzazione, se non ha le persone al posto giusto, segna il passo…
Poi è stata anche occasione per riposare un po’ e fare qualche visita in splendidi angoli di Ecuador… per Natale ci siamo tutti trasferiti ad Amaguaña, con la sempre straordinaria accoglienza delle Suore, è stato un vivere alcuni giorni in una realtà differente, abbiamo avuto la sfortuna e/o la fortuna di vivere in un periodo non facilissimo della Fondazione; la realtà delle ragazze della fondazione è complessa, decisamente complessa. Noi ogni tanto ci sentiamo stanchi per i continui impegni che abbiamo, le mille attività a cui proviamo a star dietro, ma alla sera abbiamo un po’ di pace… è vero abbiamo i ragazzi dell’hogar, ma il volontario che li segue è veramente un gran bravo ragazzo, si arrangia praticamente in tutto… se vogliamo guardarci un film e rilassarci un po’ possiamo farlo… lí no… 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno sei lì, con tutti i problemi che le ragazzine hanno e con tutti i problemi, che viste le loro vite complesse, creano…
E le suore sempre con il sorriso, con la disponibilità a farti sentire non un ospite ma uno di casa.
È stato bello condividere anche le difficoltà che vivono quotidianamente, confrontarsi, comprendere il loro modo di agire, il perché di alcune decisioni. Operiamo in ambiti totalmente differenti, per nulla paragonabili, ma il confronto, il raccontarsi le fatiche quotidiane è stato importante… al di là di dove ti trovi, di cosa stai facendo, è la motivazione che ti muove a fare tutto quello che fai, il fondamento del tutto e in queste chiacchierate a ruota libera questo si è evidenziato molto bene.
Il 31 abbiamo salutato i rientranti Urbano e Isabella, Sara e Damiano e con Doriano siamo rientrati a Salinas per le sue ulteriori tre settimane di permanenza. Ha così potuto vivere la festa de “Los Reyes Magos” la nostra Epifania, con l’arrivo dei magi… qui in Ecuador, e in particolare in Salinas, è vissuta molto più intensamente del Natale, c’è molto di ancestrale, c’è molto mix della cultura antica latinoamericana e dell’inquinamento dei conquistadores amalgamato con la fede… noi sinceramente sino ad ora non siamo riusciti a trovare il dritto per leggere questa festa, o forse non c’è neanche da trovarci un dritto, è da viverla così e basta.
Il nostro buon Doriano in questo periodo ha fatto di tutto e di più, buttandosi a capofitto dentro a Salinas, in casa da noi abbiamo eliminato il vecchio caminetto che era diventato più un affumicatore che altro, e predisposto tutto in attesa della cucina economica che dovrebbe arrivare e portarci qualche grado in più nella lunga stagione delle piogge; poi ha costruito in casa di Jesus e Erika una nuova stufa in pietra con ricircolo dei fumi per migliorarne il rendimento termico, speriamo funzioni… tutti lo stanno aspettando al varco; sistemato alcune cose in casa del padre, rifatto la parte in ceramica del pavimento della cucina; sistemato quello che si è potuto in una giornata di lavoro nella Quesera di La Libertà; ma soprattutto ha instaurato un sacco di relazioni con persone di Salinas… sicuramento ha lasciato un segno… in molti si ricorderanno di Doriano… in attesa di rivederlo come ha promesso il prossimo Agosto.
I progetti stanno proseguendo… ad essere sinceri con qualche difficoltà, qui basta un nonnulla per andare in crisi… il Voucher come progetto ha un po’ l’acqua alla gola… non si è ancora riusciti a creare una relazione degna di questo nome tra produttori e consumatori, che tradotto in termini semplici in questo momento i consumatori siamo noi che in qualche modo cerchiamo di tenere in piedi questo progetto… l’impressione è che nessuno voglia farsi carico della cosa… farsene carico noi non è corretto, primo perché anche se siamo qua da tempo e non abbiamo in previsione rientro in Italia, noi siamo sempre provvisori, un giorno non ci saremo… il futuro è loro e in mano loro, e questo è bene sia chiaro, e poi se ci si mette alla testa di un progetto immediatamente viene fuori che i Gringuitos vogliono comandare… a volte non è facile tenersi in equilibrio in questa altalena di cose.
Stiamo cercando di aiutare in tutti i modi la comunità di La Libertà a riaprire la Quesera, ma ogni giorno c’è un problema nuovo, e se non c’è si fa di tutto perché ci sia… e cause di queste problematiche sono anche organizzazioni di Salinas, e questo é molto triste e fa riflettere… anche la nuova Quesera di Pachancho va avanti a passo lento… la comunità in questo periodo dovrebbe essere in cerca di altri aiuti, finanziamenti e/o prestiti per avere a disposizione se non tutto almeno una buona parte del capitale per la costruzione… ma anche qui bisogna insistere, il cambio di modalità non è così automatico… altri progetti… diciamo per conflitti-incomprensioni all’interno delle comunità si sono fermati… sono in attesa che le cose si chiariscano, si riappacifichino…
E in tutto questo bailamme continua pure il circo delle elezioni… vergognoso è il termine che lo qualifica senza ricorrere a termini volgari che non è bene utilizzare in una lettera, per fortuna il 5 febbraio ci saranno le elezioni… dopo questa data tutto ritornerà nei ranghi… chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato scordiamoci il passato e avanti sino alla prossima volta che ritorna il circo… giusto per prenderla con un po’ di ironia… ma c’è poco di ironico è una triste realtà che si vive un po’ più, un po’ meno a tutte le latitudini e a tutte le longitudini di questo povero mondo… la politica dovrebbe essere la massima espressione di chi mette le sue capacità a disposizione del bene comune invece è ridotta ad un teatrino di personaggi vergognosi che si muovono solo pensando al beneficio proprio o al massimo della propria corporazione e/o famiglia…
Così è un proseguire a singhiozzo a volte ti sembra di correre verso la meta, poi ti accorgi che non sei avanzato quasi di nulla, ma questa è la realtà, nel nostro piccolo cerchiamo di migliorare questo andamento ma siamo coscienti che ci vorrà molto tempo…
Emanuele
Mesetto intenso, pieno di amici, di progetti vecchi e di progetti nuovi che si affacciano all’orizzonte…
È stato per forza di cose un mese pieno di relazioni, gli amici in casa con noi, i progetti che hanno bisogno di una spinta… e per fare questo devi sentirti con la comunità, che ti dá alcuni input, poi, dopo la comunità, devi sentire le organizzazioni Salinere coinvolte nel progetto che te ne danno altri, poi si ritorna in comunità… e se le istituzioni, (comunità e organizzazioni) non rispondono si passa alle relazioni personali, senti il responsabile della comunità, o della quesera o l’animatore o chi ti dà l’impressione si senta il carico del problema sulle spalle, e ritorni cercando le singole persone delle fondazioni salinere… e poi a verificare che quello che ti hanno detto corrisponda a verità o meno, un lavoro di tessitura, di pazienza infinita per fare un passettino in avanti e magari il giorno dopo due indietro e dover riprendere tutto da capo… cose che sto imparando con molta difficoltà a fare… per chi mi conosce un po’ sa che per il mio lavoro, ma soprattutto per carattere, sono stato abituato a viaggiare a velocità un po’ più sostenute, e a decidere le cose immediatamente… ma qua tutto questo non funziona, se vuoi fare qualcosa devi reinventarti, devi resettarti e ripensarti…
Poi io per istinto non riesco a non metterci del mio… con estrema attenzione cerco di forzare perché alcune cose cambino, se mi dicono che una cosa è pronta per domani oggi inizio a chiedere se ci siamo con i tempi, quanto manca, se il lavoro è stato fatto bene… un gran rompi ball… insomma…
Molti dicono che con la loro calma e il prendere tutto con maggior filosofia vivono meglio…può essere… da dimostrare comunque… di certo sono sempre in ritardo agli appuntamenti… non a quelli per un gelato… a quelli della storia…
Può essere che tutto questo ti lasci più tranquillo nella vita, con tutto il rispetto che ho per la loro cultura il loro modo di fare e di agire, ho l’impressione che la verità sia leggermente differente…
Anna
Non aggiungo molto altro se non il fatto del valore dell’amicizia, forse piú l’importanza dell’amicizia. Ogni volta che viene a trovarci qualche amica dall’Italia per me è anche occasione di rientrare negli usi e costumi che vivevo nella mia amata terra natia. Qui il mio stile di vita è diverso soprattutto nella “vita mondana”, non intesa di lusso o ricercata, ma come tempo passato con amiche, non solo a far serata, ma anche a passeggiare, trascorrendo del sano tempo insieme in chiacchiere leggere o in argomenti importanti. Ecco, questo livello di confidenza ancora non l’ho trovato qui, d’altronde c’ho impiegato 40 anni per avere e mantenere le Amicizie (con la A maiuscola) che tutt’ora sento vicine anche se fisicamente distanti, anche se ci si sente di rado…
Ringrazio quindi le donne italiane che sono venute a trovarci … Francesca, Elena, Sara e Isabella. Grazie per avermi fatto rivivere momenti di complicitá che solo tra donne ci possono essere. Grazie per essere mie Amiche.
Un abbraccio a tutti
Hasta pronto.
Emanuele y Anna
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