Notizie da Manaus - Febbraio

Manaus, 28 Febbraio 2023

Ciao amici e amiche!

Come state? Sono già tre mesi che siamo atterrati a Manaus, ma ci sentiamo ancora all’inizio di questa esperienza… Solo la settimana scorsa siamo riusciti finalmente a sistemare le ultime cose su un armadio che abbiamo rimediato e a mettere via le valigie, che fino a prima giacevano perennemente aperte in camera da letto. Per noi è stato un momento significativo, che ci ha ricordato che non siamo qui solo di passaggio, ma che facciamo di questo luogo la nostra casa per un po’.

Visto il periodo vorremmo raccontarvi qualcosa del supergigaepico carnevale brasileiro, ma purtroppo lo abbiamo passato interamente a casa con l’influenza, quindi dovremo aspettare il prossimo anno. Niente panico, stiamo tutti bene, ma è stato un po’ deprimente dover passare alcuni giorni (proprio QUEI giorni!) rintanati a casa sofferenti. Fortunatamente Lia, che stava meglio di tutti, è riuscita a fuggire alla prigionia perché una nostra amica l’ha portata a casa sua, dove avrebbe potuto giocare con diversi bimbi (ha un figlio della sua età e altri pargoli che bazzicano in casa) e la nostra pupa è stata felicissima di essere tra coetanei, coccolata da una zia brasileira che le faceva fare tutto quello che voleva!

Abbiamo preso accordi con questa nostra amica (Nazaré, per chi la conosce) che un paio di giorni a settimana Lia può stare a casa sua insieme al suo piccolo, così i bambini giocano insieme sotto la supervisione di una signora di fiducia e noi riusciamo a gestire meglio gli altri impegni. Per il momento abbiamo escluso l’asilo nido, che ha costi proibitivi per noi; tra un annetto prenderemo in considerazione una scuola materna, perché stiamo osservando che Lia ha tanta voglia e bisogno di sfogarsi e giocare con altri bambini.

Intanto all’mcve i lavori continuano: ormai è prossima l’apertura dei progetti al pubblico, che dovrebbe avvenire verso metà marzo, e si stanno facendo tutti i preparativi. Non solo la programmazione delle attività, ma anche la preparazione degli ambienti, il ritiro degli educatori e… Le visite alle famiglie!

Un paio di volte all’anno infatti si cerca di visitare nelle loro case tutte le famiglie che gravitano attorno ai progetti per vedere come stanno, in che condizioni vivono, ascoltare le loro storie e poter offrire degli orientamenti, a seconda delle situazioni. È un’esperienza davvero toccante, soprattutto per noi che veniamo da fuori e che neanche immaginiamo come viva gran parte della popolazione mondiale. Tanti sentimenti diversi ti assalgono quando entri in una casa composta magari da una sola stanza, dove abita una famiglia di otto persone, con una mamma giovanissima ancora incinta che, mentre ti accoglie con un sorriso e ti fa accomodare, ti racconta la fatica di sfamare i figli.

Questo è UN esempio: non vogliamo generalizzare o standardizzare le persone o le situazioni che incontriamo, né tantomeno mettere in vetrina tutte le “sfighe” possibili, ma offrirvi uno spunto di riflessione a partire da un’esperienza che ci sta molto scuotendo l’anima.

Qui in Brasile ogni anno durante la quaresima la Chiesa propone un tema sociale su cui formarsi e riflettere, quest’anno è la FAME. Noi non sappiamo neanche cosa sia, per fortuna, ma ci stiamo rendendo conto di quanto invece sia una condizione diffusa, e la cosa ci turba tantissimo: ci addolora pensare a tanti fratelli e sorelle la cui sfida quotidiana è riuscire a mettere qualcosa in tavola per la famiglia, e un po’ ci vergognamo di quanto noi diamo per scontato il fatto di avere sempre l’imbarazzo della scelta rispetto a cosa mangiare o non mangiare.

Ci è capitato di parlare dell’argomento con gli educatori e gran parte di loro ci ha raccontato di aver sofferto la fame in qualche periodo della loro vita. Qualcuno ha il ricordo di essere svenuto un giorno perché da tempo non metteva in bocca cibo, qualcun altro che andava a raccattare OVUNQUE qualcosa che fosse commestibile… Adesso grazie a Dio stanno bene, ma certi ricordi rimangono impressi in maniera indelebile nel tuo corpo e nella tua mente.

Sappiamo che questa settimana al Gruppone verrà proposto un nuovo inizio del cammino partenti e questa notizia ci ha reso molto felici! Perché vi assicuriamo che leggere o ascoltare notizie/testimonianze è ben diverso dal vivere in prima persona un’esperienza di condivisione lontano dal mondo che si è sempre conosciuto. Speriamo che tanti di voi possano sentire questa chiamata, questa voglia di lasciarsi scuotere, di mettere in discussione le proprie certezze, le proprie scale di valori, le proprie comodità, per poter guardare alla vita con occhi diversi, per poter scoprire altri tipi di ricchezza, per poter incontrare la povertà, non solamente quella degli altri, ma anche la propria.

Vi pensiamo spesso e vi siamo grati per il vostro sostegno, che ci arriva in diverse forme: un messaggio, una chiamata, ma anche il sostentamento materiale della nostra vita qui, che senza il Gruppone sarebbe impossibile!

Vi vogliamo bene e… Vi auguriamo tante vocazioni alla partenza! 😉

Baci!
Marghe, Gian e Lia

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